Balnerari, occorre unità sindacale, idee e proposte condivise

 

Intervento di Andrea Fidanzi presidente provinciale e vicepresidente regionale di Confartigianato Imprese Demaniali.
“Non è solo la politica ad essere divisa sulle modalità necessarie per salvaguardare le imprese del turismo balneare e diportistico. – afferma Andrea Fidanzi, presidente provinciale e vicepresidente regionale di Confartigianato Imprese Demaniali – Anche le molte sigle sindacali che rappresentano la categoria continuano ad esprimere posizioni diverse tra loro sulla possibile soluzione del problema, come è emerso nel corso dei recenti incontri a Balnearia, la fiera annuale del settore, che si è svolta a Carrara dal 26 febbraio al 1° marzo.
 
Andrea Fidanzi è un imprenditore che assieme alla sua famiglia gestisce un noto stabilimento della costa grossetana.
“Non abbiamo paura delle gare pubbliche – prosegue Fidanzi - siamo forti della nostra competenza e delle nostre capacità imprenditoriali. Temiamo però che un’applicazione impropria della Direttiva Bolkestein possa favorire le multinazionali, i grandi gruppi, gli speculatori e, soprattutto le mafie. Per questo chiediamo che la legge fissi i parametri fondamentali che dovranno caratterizzare i bandi. In primo luogo, il sacrosanto diritto di impresa. Chi ha costruito un’azienda, oltre al valore materiale delle strutture e agli investimenti non ancora ammortizzati, ha realizzato anche una serie di valori immateriali. La clientela, la reputazione, la notorietà. Questi valori si concretizzano nel fatturato prodotto e rappresentano i parametri su cui si determina il valore commerciale dell’impresa e sui quali si basano le norme fiscali di tutti i Paesi civili. Non è pensabile che questo sacrosanto diritto non venga rispettato e non è pensabile che una eventuale soccombenza in un’evidenza pubblica possa comportare la perdita della propria impresa senza un’adeguata tutela e adeguati indennizzi.”
 
“Confartigianato Imprese Demaniali chiede pertanto a tutti i sindacati rappresentativi della categoria di operare uniti – sottolinea Andrea Fidanzi - Dobbiamo essere realisti, prendere atto di quello che è ragionevole chiedere e chiederlo tutti assieme, con una sola voce e con forza. Solo così possiamo sperare che i politici che ci vogliono ascoltare possano agire nel merito, anch’essi con un’azione coerente, rapida ed efficace per salvare tante piccole imprese balneari, che sono sane e rischiano di scomparire. Si tratta spesso di famiglie che vivono solo di questo lavoro, creando al tempo stesso occupazione e indotto e che rappresentano un tipo di turismo balneare, fatto di rapporti umani, che con le multinazionali rischia di scomparire.”