Il ruolo delle imprese artigiane nella lotta al cambiamento climatico
Intervento di Mauro Ciani, segretario provinciale di Confartigianato Imprese Grosseto.
“L’artigianato italiano con oltre 1,3 milioni di piccole e medie imprese e oltre 3 milioni di addetti, gioca un ruolo importantissimo nell’impegno del nostro Paese per lo sviluppo sostenibile e la transizione ecologica. -afferma Mauro Ciani, segretario provinciale di Confartigianato Imprese Grosseto.
D’altronde l’orientamento alla sostenibilità delle micro e piccole imprese ad alta vocazione artigiana è ben noto, essendo caratterizzate da una matrice tecnologica specializzata nella manifattura leggera che richiede per la produzione una minor intensità energetica. E se l’Italia possiede un peso più elevato rispetto agli altri Paesi nell’economia circolare, questo lo si deve ad un articolato sistema di micro e piccole imprese, operanti nella riparazione, nel riciclo e nel riuso.
Questo emerge chiaramente in alcuni settori produttivi, come quello relativo alla mobilità sostenibile, dove le imprese artigiane dell’autoriparazione offrono servizi sul settore delle auto ibride ed elettriche, o su quello alimentare, dove la rielaborazione delle materie prime legate al territorio contribuiscono a promuovere la domanda di prodotti a chilometro zero”.
“Sul tema del cambiamento climatico - prosegue Mauro Ciani -Confartigianato ha organizzato il primo Forum nazionale dal titolo: Sostenibilità ambientale, territorio in transizione” che si è svolto nel mese di giugno, con lo scopo di aprire un confronto con le istituzioni nazionali e gli stake holder.
La consapevolezza degli imprenditori di dover realizzare azioni concrete di accompagnamento alla transizione ecologica è elevata, tanto che è stato deciso di riunificare sotto il brand “Confartigianato Imprese Sostenibili” tutte le azioni che si svilupperanno all’interno del nostro sistema associativo, con una ricerca sistemica alla compatibilità tra ambiente, equilibrio economico e convivenza sociale”.
“Siamo altrettanto consapevoli delle difficoltà che incontreremo: - prosegue Mauro Ciani – l’impegno per un modello di sviluppo a basso impatto ambientale che implichi più attenzione al territorio in cui si opera e alla comunità, deve essere necessariamente accompagnato da adeguate politiche per aiutare le aziende nella transizione ecologica, con misure specifiche, come la riduzione degli oneri burocratici, la previsione di incentivi per la formazione di nuove figure professionali e di incentivi per gli investimenti sulla sostenibilità. Il percorso di aggiustamento verso un’economia a basse emissioni può infatti portare con sé rischi di perdita economica per le imprese, se non viene gestito. Lo stesso adeguamento degli impianti sarà fattibile nella misura in cui sarà facilitato l’accesso al credito.
Da questo punto di vista si è rivelato particolarmente interessante il convegno che si è svolto in questi giorni a Festambiente promosso da Banca Tema a cui sono stato chiamato a partecipare. Il Convegno ha evidenziato ancora una volta l’attenzione e la sensibilità di Banca Tema sulla transizione ecologica ed è stata l’occasione per sottolineare il ruolo che può assumere la banca sul nostro territorio, per accompagnare il processo di transizione ecologica delle imprese locali, e l’importanza di un’azione sinergica per sensibilizzare le aziende su questa tematica.”
Nella foto da sinistra: Mauro Ciani, Confartigianato; Francesco Carri Banca Tema, Giuliano Amato a Festambiente