Dal 15 dicembre 2024 scatterà l’obbligo di iscriversi al Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti (Rentri) per le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti
 
 
Le imprese di autotrasporto di rifiuti – oltre ai vettori anche i produttori di rifiuti speciali con oltre 50 dipendenti e i titolari degli impianti di destinazione finale – potranno iscriversi entro un periodo di sessanta giorni, dal 15 dicembre 2024 al 13 febbraio 2025, in via telematica, accendendo al portale www.rentri.gov.it, inserendo i propri dati aziendali e autorizzativi e perfezionando la pratica con il pagamento dei diritti di segreteria e del contributo annuale, mediante versamento on line con PagoPA.
 
Dal 13 febbraio 2025, le imprese di autotrasporto dovranno iniziare a gestire in modalità digitale il proprio registro di carico e scarico dei rifiuti, in altre parole la documentazione cartacea gradualmente sarà eliminata e i dati relativi al trasporto dei rifiuti saranno trasmessi elettronicamente al RENTRI, anche se il Formulario di Identificazione del Rifiuto (FIR) rimarrà temporaneamente, almeno per un altro anno, in formato cartaceo.
 
In questo periodo di adeguamento, tutti i dati relativi ai registri di carico e scarico dei rifiuti dovranno essere trasmessi al sistema RENTRI con una cadenza mensile, e dal 13 febbraio 2026 dovranno essere trasmessi al sistema RENTRI anche i FIR relativi ai rifiuti pericolosi al fine di un controllo più accurato dei flussi di questi particolari rifiuti.
 
Questa fase di iscrizione al sistema RENTRI tra il 15 dicembre 2024 e il 13 febbraio 2025 riguarda tutte le imprese di autotrasporto iscritte all’Albo Gestori Ambientali nelle categorie 1, 4, 5 e 8.
Questo indipendentemente che siano autotrasportatori per conto terzi professionisti o siano altre imprese con veicoli in conto proprio.
 
L’iscrizione al RENTRI, ed il permanere dell’iscrizione, comporterà per le imprese dei costi annuali. Ogni impresa è tenuta a versare 100 euro per il primo anno e 60 euro per gli anni successivi. Tali pagamenti sono destinati a coprire le spese di gestione del registro e per sostenere l’intero sistema di digitalizzazione del settore.
 
La transizione verso il RENTRI è pensata come una evoluzione nella gestione dei rifiuti in Italia che consentirà una maggiore trasparenza e controllo più efficace, contribuendo a valorizzare le imprese che hanno sempre operato nella piena legalità, ma sarà solamente il tempo, una volta avviato questo processo a dimostrarne l’efficacia.