Mauro Ciani segretario genarle di Confartigianato Imprese Grosseto interviene sulla questione delle concessioni demaniali
"Non riduciamo la questione dei balneari al problema di una categoria!"
“Aste si, aste no. Aste subito, anzi... aste tra tre anni.” Mauro Ciani, segretario generale di Confartigianato Imprese Grosseto commenta la intricata e convulsa situazione dei concessionari demaniali. “E in mezzo a questo mare di incertezze cercano di galleggiare i balneari, tra le promesse mai mantenute fatte dai vari governi e una legge raffazzonata ed elusiva che scontenta tutti.”
“Ma quello che voglio evidenziare – sottolinea Ciani – è il fatto che questa situazione non mette in crisi solo la categoria dei concessionari demaniali, ma compromette in modo gravissimo l’intero sistema economico che gravita intorno al nostro turismo e che è in buona parte basato sul lavoro degli artigiani.
Pensiamo che questa continua incertezza ha praticamente bloccato gli investimenti. Non si acquistano più ombrelloni, lettini, pedalò, giochi per bambini. E le imprese artigiane che producono questi articoli sono alla canna del gas. Vogliamo poi parlare di tutte le migliorie alle strutture, delle manutenzioni straordinarie, della sostituzione e dell’ammodernamento degli impianti e dello sfruttamento di fonti energetiche rinnovabili? E questa situazione non è uno scenario futuribile, è una triste realtà, attuale e gravissima, che si percepisce concretamente nel nostro sistema produttivo artigiano.”
“Ma oltre a questi aspetti – prosegue Ciani – sono molto preoccupato per le possibili conseguenze di bandi concepiti dai singoli comuni in modo disomogeneo, senza linee guida uniformi e senza garanzie per il nostro sistema economico. Difatti vorrei sottolineare che, a differenza di quanto certa opinione pubblica crede, o viene indotta a credere, non ci sarà un incremento delle spiagge libere e non si creeranno paradisi gratuiti per la collettività. Semplicemente una spiaggia, che adesso è in concessione a un soggetto, potrebbe andare in concessione a un altro soggetto che offre un progetto migliore.
E nessuno dice che tale progetto, oltre a dover poi essere realizzato davvero, avrà dei costi e che questi costi verranno inevitabilmente ribaltati sulla clientela. A questo si aggiunge il rischio che i grandi gruppi economici partecipino direttamente o indirettamente alle evidenze pubbliche, creando di fatto dei monopoli. Tale situazione estrometterebbe sicuramente i piccoli fornitori locali, panificatori, pasticceri, fornitori alimentari, grossisti, manutentori. Un eventuale accentramento degli acquisti sarebbe quindi deleterio per il nostro sistema economico. Si deve poi considerare che le politiche turistiche locali devono nascere dalle scelte locali, non essere imposte dagli interessi speculativi di chi, una volta raggiunto il proprio obiettivo, se ne infischia dell’economia del territorio.”
“Per tutti questi motivi – conclude il segretario di Confartigianato – abbiamo scelto di tutelare gli interessi degli artigiani, di tutti gli artigiani, stando vicini alla categoria dei concessionari demaniali e difendendo, pur nel rispetto delle Direttive Europee, il loro diritto ad avere certezze per il futuro e il diritto di tutti gli operatori dell’indotto a continuare serenamente a lavorare.”